Un mastodontico iceberg in acciaio inox di 4×3 metri che galleggia in mezzo alla laguna e 7 enormi pilastri verticali a rappresentare i ghiacciai da cui l’iceberg ha origine, per un incrocio terra-acqua di grande impatto visivo ed emotivo e un messaggio dal cuore ambientalista.
Non finisce mai di stupire Helidon Xhixha, l’artista di origine albanese e italiano d’”adozione” famoso in tutto il mondo per le sue sculture e le sue opere pubbliche e monumentali in acciaio inox lavorato con tecniche innovative, che presenterà due opere inedite alla 56.ma Biennale Arte di Venezia, in programma dal 9 maggio al 22 novembre 2015. Le installazioni verranno ospitate all’interno del Padiglione della Repubblica Araba Siriana sull’isola di San Servolo.
“Iceberg a Venezia” è un progetto che si propone di richiamare l’attenzione su temi di grande importanza, di stupire e affascinare – è il potere dell’arte -, ma soprattutto di proporre una nuova visione su problematiche ineludibili: Venezia è un gioiello artistico prezioso, a rischio d’essere sommersa e perduta in uno scenario futuro di innalzamento dei mari; Venezia visitata da tutti, ma pure violata da tonnellate d’acciaio. E proprio a Venezia dunque, fra i suoi canali e le sue isole, e con l’acciaio, materia dei nostri tempi, Xhixha immagina e compie un evento sorprendente: torri di ghiaccio, freddo e metallico, si stagliano all’orizzonte. Ma, inevitabilmente, il ghiaccio si scioglie, si frantuma. E galleggia, viaggia, come una scheggia impazzita di un pianeta impazzito. Sino a giungere, iceberg fra i canali, immagine spiazzante, e spaventevole, nel cuore della città culla della cultura e della bellezza.