L’AVANGUARDIA DELLE NEOAVANGUARDIE
MEZZO SECOLO DI POESIA VISIVA, POESIA CONCRETA, SCRITTURA VISUALE
Una straordinaria selezione di oltre 1000 opere eseguite da 150 artisti, italiani ed internazionali, di
cui 100 aderenti ad un movimento fra i più originali della seconda metà del Novecento, la “Visual
Poetry”, grande fiume ove convergono Poesia Visiva, Poesia Concreta e Scrittura Visuale/Nuova
Scrittura, e da ulteriori 50 artisti appartenenti a movimenti affini alla “Visual Poetry” stessa, quali
Fluxus, Mail Art e Narrative Art; il tutto sconfinando in interlacciamenti verbovisivi con movimenti
antesignani quali il Futurismo, il Dadaismo e il Lettrismo o coevi e successivi quali il Concettuale,
l’Arte Povera, la Pop Art, il Nouveau Realisme e i Nuovi Media.
Una straordinaria serie di “location” ospiterà questa esegesi creativa, articolata su due città e quattro
spazi espositivi istituzionali: dal Palazzo delle Prigioni al Museo Storico Navale della Marina
Militare di Venezia (inaugurazione 25 gennaio ore 11:00), dal Castello Visconteo al Palazzo
Broletto di Pavia (inaugurazione 14 febbraio ore 17:30. Orari sotto riportati, per le varie sedi).
L’evento espositivo sarà corredato da un importante catalogo edito da Skira a cura di Giosuè
Allegrini e Lara Vinca Masini, unitamente a 25 testi critici di autorevoli autori italiani ed
internazionali (600 pagine circa, bilingue, 1100 immagini di opere, 150 biografie di artisti, 100
pagine di testimoniane e saggi critici).
Un’importante opportunità di approfondimento storico culturale di uno dei quattro movimenti
artistici più rilevanti nati in Italia nel Novecento insieme a Futurismo, Arte Povera e
Transavanguardia, certamente secondo al solo Futurismo per diffusione planetaria.
Curata dallo storico e critico d’arte Giosuè Allegrini e organizzata dal Centro Giorgo La Pira Onlus
e da La Bezuga, la vetrina espositiva veneziano-pavese intende rendere omaggio alla Visual Poetry
in occasione del Cinquantennale fondativo del fiorentino “Gruppo ’70”, fra i primi e più efficaci
promulgatori di questo genere d’arte. Nel 1963 nasce, infatti, a Firenze il gruppo di Lamberto
Pignotti ed Eugenio Miccini che nel 1964 andrà a coniare, per la prima volta, il termine “Poesia
Visiva” e che costituisce una delle principali estensioni della Visual Poetry stessa.
La Visual Poetry rappresenta, dunque, l’alfiere di un processo artistico-culturale che, partendo
dall’Italia (non dimentichiamo che trae proprie origini dal Futurismo), si è successivamente diffuso
nell’intero globo, dall’Europa agli Stati Uniti, dall’America Latina al Giappone.
Bastano poche righe per attestare la reale portata di questa straordinaria impresa attraverso il
riferimento ad alcune delle collezioni presenti: MART di Trento e Rovereto con testimonianze dei
fondi Carrega-Fraccaro-Della Grazia e Stelio Maria Martini, Museo della Carale di Ivrea, Fattoria
di Celle Pistoia, Fondazione Berardelli, Archivio E.O.N. di Viareggio, Collezione Battaglia,
Collezione Frittelli, Collezione Garau, Collezione Guarneri, Collezione La Bezuga–Vichi,
Collezione Masnata, Collezione Montini, Collezione Menguzzato-Bosco dei Poeti, Collezione
Oberto, Collezione Palli, Collezione Parise, Collezione Pignotti, Collezione della Pusterla,
Collezione Sarenco, Collezione Valmore Zordan.
Molti sono i gruppi artistici italiani rappresentati: dal Gruppo Genovese di Oberto, Tola e Vitone, al
Gruppo Napoletano di Diacono e Martini, dal Gruppo 70 di Miccini, Pignotti e Marcucci, al Gruppo
63 di Balestrini, per giungere al gruppo Milanese del Mercato del Sale di Carrega e Accame. Molti
sono i poeti visivi internazionali presenti: da Arias Misson a Blaine, da Bory a De Vree, da Kolar a
Novak, da Clavin a Garnier, da Brossa a Padin, da Pignatari a De Campos, da Takahashi a
Motojuki, da Furnival a Williams, da Bandi Zhao a Desheng Ma, solo per citarne alcuni, per
giungere quindi ad artisti contemporanei internazionali quali Maurizio Cattelan e Jannis Kounellis.
Molteplici anche le modalità espressive: dai collage alle installazioni verbo visive, dai Libri
d’artista ai Libri oggetto ad una selezione di rare ceramiche di Poesia Visiva, di grafiche; strumenti
atti a stimolare la comprensione dell’Arte Moderna e Contemporanea fornendo così, di riflesso, un
contributo alla futura società della conoscenza attraverso un capitale storico, culturale e sociale
condiviso da tutti, in quanto la cultura è patrimonio di tutti e da tutti deve essere amata e rispettata.
L’iniziativa ha una duplice valenza: quella di approfondimento artistico-culturale e quella di
concreta velleità solidale attraverso il sostegno ai più bisognosi, a testimonianza del fatto che la
divulgazione dell’arte non soltanto alimenta la sete di conoscenza di tutti, e soprattutto delle giovani
generazioni, ma consente altresì di innescare processi di positiva interazione sociale.